UmbriaLeft.it, 11.07.2013
GUBBIO – E’ partita oggi dal canile rifugio comprensoriale di Gubbio la campagna contro l’abbandono della Provincia di Perugia “Un amico non si abbandona mai”, promosso dallo “Sportello a 4 Zampe” dell’Ente in collaborazione con la Asl1 della Regione Umbria. All’evento hanno partecipato Aviano Rossi Vicepresidente della Provincia di Perugia e Giovanni Battista Paeselli, Responsabile Sanità Animali Asl1, Mauro Severino della Comunità Montana alta umbria, Sandro Bianchini Presidente dell’Ordine dei veterinari e Maria Rita Bonci responsabile del canile di Gubbio e medico veterinario Asl1. A coordinare l’incontro è stata Maria Teresa Paris Responsabile del servizio informazione e comunicazione della Provincia di Perugia.
“Da anni la Provincia di Perugia – ha affermato Rossi – si impegna nella campagna di informazione contro gli abbandoni, noi non abbiamo competenze specifiche in merito, ma speriamo di avere un ruolo di stimolo verso una crescente sensibilizzazione del rispetto degli animali. Ormai gli animali d’affezione nella famiglie sono in continuo aumento. Una recente indagine della LAV (Lega Antivivisezione) rivela che secondo i dati Doxa sono 15.300.000, tra gatti e cani, gli animali presenti nelle case degli italiani. Si stima che in Italia ogni anno vengano abbandonati in media 130 mila animali. L’abbandono è un fenomeno che provoca moltissime sofferenze agli animali e un’ingente costo economico per la collettività. Più dell’80% degli animali abbandonati rischia di morire in incidenti stradali causando gravi danni anche alle persone, il restante 20% finisce in rifugi per animali. I picchi massimi di abbandono si registrano nel periodo estivo (25-30%) e subito dopo l’apertura della caccia (oltre il 30%). Quello che serve è un cambiamento culturale che porti le persone a capire che possedere un animale d’affezione significa averne la responsabilità per tutta la vita”.
“Il randagismo e le malattie trasmettibili – ha detto Battista Paeselli – sono alcuni dei problemi provocati dall’abbandono degli animali. I canili sono servizi pubblici che hanno costi elevati. Dal 2008 al 2012 nei tre canili di Gubbio, Città di Castello e Gualdo Tadino, i cani catturati sono passati da 309 unità a 517, gli affidi da 296 a 448, gli atti di vigilanza da 300 a 951 e le sterilizzazioni da 131 a 381. Quest’ultimo dato va incentivato cercando di firmare un protocollo di intesa, tra Asl e servizi veterinari, che permetta alle famiglie meno abbienti di sterilizzare i propri animali domestici ad un prezzo convenzionato. Un altro modo per arginare la piaga dell’abbandono potrebbe essere quello dell’obbligo di denuncia delle cucciolate che permetterebbe di avere una tracciabilità dei cuccioli”.
In chiusura Maria Rita Bonci ha spiegato come “nel periodo di apertura della caccia si assista ad un cospicuo abbandono di cani, ribadendo che la sterilizzazione a prezzi modici potrebbe essere un modo per evitare la nascita di cucciolate che spesso vengono abbandonate davanti ai canili”. La campagna contro gli abbandoni promossa della Provincia di Perugia sarà itinerante in molti dei canili dell’Umbria.