IL TAMTAM.IT
di: Redazione2 , 03/11/2015
Emily è un labrador di sei mesi, ed il primo cane di proprietà di un paziente ricoverato ad entrare nello Ospedale di Perugia per una esigenza terapeutica.
Fino ad ora parlare di un cane in ospedale è stato come parlare i un cane in chiesa: da cacciare.Ma ora, dopo l’evidenza della funzione dei cani anche nella scoperta di gravi malattie, anche i nosocomi si sono aperti al migliore amico dell’uomo.Emily è un labrador di sei mesi, ed il primo cane di proprietà di un paziente ricoverato ad entrare nello Ospedale di Perugia per una esigenza terapeutica. E’ stata la direzione sanitaria del S. Maria della Misericordia ad accordare il permesso che il piccolo animale potesse fare compagnia a Vittoria – nome di fantasia-, una ragazza di 16 anni, ricoverata da alcuni giorni nella struttura di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche per disturbi del comportamento alimentare .
Dice il dottor Simone Pampanelli : “ La paziente fin dal suo arrivo nella nostra struttura ha espresso il desiderio di poter avere per qualche ora al giorno il cane preferito, dei tre che ha a casa –dice il dottor Simone Pampanelli all’ufficcio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia-.L’ obbiettivo che occorre individuare per questi pazienti, è quello di distogliere la loro attenzione dal cibo ed impegnare così il tempo in attività che abbassano il disagio e valorizzano sentimenti di serenità e gioia.
Vittoria ha tratto sicuro giovamento dalla presenza del suo animale nella sua stanza di degenza.Il suo percorso assistenziale sarà lungo, dovrà rimanere ricoverata per diverse settimane per poi proseguire un trattamento psicoterapeutico che potrà durare anche alcuni anni, ma la sua condizione attuale ci autorizza ad essere fiduciosi per il suo futuro ”.Vittoria questa mattina martedì 3 Novembre si è fatta trovare pronta all’appuntamento con il suo labrador; una accoglienza con viso sorridente, accompagnato da un filo di trucco e una gioia palpabile.“ Emily mi infonde tanta serenità – le sue prime parole-, sentivo la sua mancanza, il desiderio di accarezzare; per me lei è molto importante, mi aiuta a stare meglio…voglio farcela anche per lei perché l’affetto che ho per lei è ricambiato”.
Vittoria risiede in Umbria e frequenta il terzo anno di scuola superiore; è la prima volta che viene ricoverata nella struttura diretta dal Prof. Geremia Bolli , che riserva due posti letto per patologie legate a disturbi alimentari in fase acuta. La stanza di Vittoria è piena di pelouches di ogni dimensione, ma l’attenzione di Vittoria e dei suoi familiari, la mamma e la zia, è rivolta ad Emily .“ E’ bello vedere mia figlia che riesce a ricevere giovamento dalla compagnia del suo cane. I medici hanno capito questa esigenza e li ringrazio”.
La scienza ha definitivamente accertato l’importanza della relazione cane-paziente e nella struttura di Oncoematologia Pediatrica del S. Maria della Misericordia da tempo alcuni volontari per molte ore della settimana svolgono una intensa attività ludica tra animali e piccoli pazienti.
“ Non solo Pet-terapy –sostiene il direttore sanitario Dott.ssa Manuela Pioppo-, a breve estenderemo questo percorso di umanizzazione anche nella struttura di Oncologia medica, individuando uno apposito spazio. Verranno valutate di caso in caso le richieste avanzate dai medici che dovranno evidenziare una utilità terapeutica”.