Quotidiano.net, 10/04/2017
Su Firmiamo.it la petizione supportata da Enpa chiede la fine alla mattanza che nel 2016 ha ucciso ben 2,7 milioni tra agnelli, agnelloni e capretti
Le vittime della cosiddetta “Pasqua di sangue” sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. La pratica della macellazione è assolutamente atroce: la Pasqua è una festa dello spirito, non della carne. E senz’altro non della carne di migliaia di agnelli che ogni anno vengono sterminati per diventare un piatto di portata. E’ quanto riguarda una nota dell’Enpa.
“Secondo le stime più recenti rilasciate dall’Istat, i numeri di questo massacro continuano ad essere impressionanti – dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di Enpa – Per questo ribadiamo il nostro impegno a salvare i cuccioli di pecora dal mattatoio invitando le persone a riflettere bene su ciò che si cela dietro a quelle confezioni anonime in cui viene imballato ciò che resta dei poveri agnelli. In quest’ottica – prosegue Bravi – non possiamo che sostenere al 100% la petizione lanciata sulla piattaforma Firmiamo.it contro la macellazione rituale e chiediamo ai nostri simpatizzanti di fare altrettanto”.
LA PETIZIONE (http://goo.gl/UDuLSq) – Oltre 33.000 firme chiedono di fermare la mattanza degli agnelli, di porre fine ai maltrattamenti di questi cuccioli e di scegliere un menù alternativo per Pasqua. La petizione è ancora aperta: per aderire basta andare all’indirizzo http://goo.gl/UDuLSq e cliccare su “firma”.