CIAO ROLLY CI RIVEDREMO
Ciao Rolly,
sei arrivato nella nostra casa perché ti cercavo, stavo male e avevo bisogno di te. Siamo usciti e ti abbiamo visto in vetrina, piccolo e con il pelo vaporoso. E’ stato un colpo di fulmine e ci siamo subito innamorati di te.
Sei stato un cane speciale e non potrò mai dimenticare quello che hai fatto per me. Tu capivi i miei stati d’animo e quando c’era veramente bisogno dell’aiuto di un familiare, correvi da papà e con il tuo sguardo e la tua intelligenza gli facevi capire che ero in difficoltà.
Mi hai guarito, sei stato la mia medicina e tutte le volte che uscivamo ti giravi ogni tre passi per rassicurarti che ero lì, avevi capito la mia sensibilità e ti preoccupavi che mi potesse succedere qualcosa.
Abbiamo passato degli anni felici, eri un piccolo Giamburrasca e ci facevi tanto divertire, se ti provocavo con uno scherzo tu ridevi e sembrava che mi dicessi “adesso te lo faccio vedere io” correvi in cucina a prendere il canovaccio, poi venivi da me e, ad una certa distanza e con aria di sfida mi facevi capire…. “vediamo se riesci a togliermelo” e io ti rincorrevo per tutta casa e quando ti raggiungevo ti abbracciavo e ti baciavo con quel tuo collo pieno di pieghe.
Un anno dopo che sei arrivato, io, papà, Francesco e Giulia abbiamo deciso di darti un fratello, perché te lo meritavi, e così è arrivato Oregon, della tua stessa razza. Siete cresciuti insieme e tu patatone dovevi sempre cedere a quel prepotente. Ora che non ci sei più soffre tanto, poche ore prima che ci lasciassi, Oregon ti si è sdraiato vicino mettendo la zampa sopra di te, ti voleva dare l’ultimo saluto. Ora se ti nominiamo lui alza subito la testa per cercarti. Anche le piccolette Chiquita e Melinda avevano capito che stavi soffrendo, e quando è arrivato il brutto momento hanno fatto un pianto disperato. Ora non hanno più il fratellone che gli permetteva di dormire sul suo dorso, in modo che si potessero riscaldare con il tuo pelo morbidoso.
Sei stato con noi per 16 lunghi anni e quello che ci hai dato è indescrivibile, tornavamo a casa ed eri dietro la porta ad aspettarci per farci le feste. Invece negli ultimi tre anni le cose piano piano sono cambiate, stavi invecchiando e ogni giorno che passava c’era qualcosa che non facevi più. Negli ultimi tempi stavi dietro la porta, ma dormivi sempre e non sentivi nemmeno che eravamo rientrati e noi con tutte le nostre forze dovevamo spingere la porta per poter entrare.
Mi manchi tanto, ti parlo come se fossi qui, in ufficio ho una tua foto e sembra che mi stai a guardare e a proteggere. Non posso pensare che non ci sei più, però sono sicura che un giorno ci rincontreremo e tu starai ad aspettarci a tutti quanti.
Sei diventato un angelo invisibile e sappiamo tutti che vigili su di noi. Ti amiamo e ti ameremo per sempre!
Luisa, Paolo, Francesco, Giulia, Oregon, Chiquita e Melinda
9 novembre 2002 – 31 agosto 2018