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Animalisti italiani onlus accusa i comuni che non hanno firmato ordinanze contro i fuochi a Capodanno e invita i cittadini a segnalare, già il 2 gennaio, gli episodi a danno degli animali provocati dai petardi
Sabato 2 gennaio la nostra sede sarà regolarmente aperta e potrete far presente al numero 342 894 93 04 casi di animali feriti e in difficoltà. Nonostante gli appelli di Animalisti Italiani e di molte altre associazioni, tante sono le città che non hanno emesso alcuna ordinanza per vietare i botti o che hanno concesso deroghe utili soltanto a spaventare gli animali e a creare disagio ai padroni. Niente ordinanza per Roma, Firenze, Napoli e Reggio Emilia. Alcune città si sono dimostrate invece virtuose e con le idee ben chiare: divieto di sparare botti fino al sei gennaio per Palermo e, fino al 10, a Sestri Levante in Liguria. Divieto anche a Torino, Milano, Bologna, Bergamo, Ancona, Cortina, Verona, L’Aquila, Chieti, Bari, Sassari, Alghero, Pescara, Pozzuoli, Taranto, Cosenza, Messina, Reggio Calabria, Taranto e Agrigento tra le maggiori città, ma va detto che sono ben 850 i Comuni che, per motivi di sicurezza e ambientali, hanno detto no ai botti di Capodanno.
Per tutte le città ‘impenitenti’ che con noncuranza non bloccano l’inutile polveriera del 31 dicembre, Animalisti Italiani, che più che appellarsi ai sindaci non ha potuto fare, si mette a disposizione dei cittadini per segnalazioni e richieste d’aiuto. Neppure l’alto tasso di inquinamento, al quale i petardi contribuiscono in maniera massiccia con l’aumentare il livello di polveri sottili nell’aria delle nostre città, ha convinto gli amministratori dell’esigenza di vietare quest’uso in tutta Italia. Nonostante l’aria già irrespirabile e sopra i livelli di allarme che neppure la strategia di targhe alterne e blocco del traffico è riuscita a migliorare.
La volontà di tutelare l’incolumità del cittadino e non solo. Questo l’intento dell’Associazione Animalisti e del suo operato. Migliaia di animali soffrono tremanti e smarriti, spaventati se non terrorizzati dal continuo scoppiare di petardi e bombe carta, dal suono assordante che accompagna e accompagnerà, qualora dei Comuni restassero sordi agli appelli di Animalisti Italiani come di altre associazioni, il passaggio al nuovo anno. Per il rispetto degli anziani, di chi non sta bene, dei nostri animali e di noi stessi: non esiste boato che faccia più rumore di un abbraccio.
Questa la lettera fac-simile che da settimane è disponibile sul sito dell’Associazione per consentire ai cittadini di scrivere al proprio sindaco: http://bit.ly/1PQtxrB